Sant’Anastasìa

Tra i tanti quartieri della vasta parrocchia di San Luca vi è quello di Sant’Anastasia, che si estende ad ovest di essa. La località di Sant’Ana-stasia deve la sua denominazione alla presenza di una chiesetta dedicata al culto di Sant’Anasta-sia, martire cristiana del terzo secolo dopo Cristo. Ma oggi della chiesetta non sono rimaste neppure le rovine, e le uniche scarse notizie sono quelle di un antico manoscritto del 1758.

sant'anastasia

Dal manoscritto risulta che la chiesetta era ubicata all’incrocio di due strade, che forse oggi si possono identifi -care con la Strada Comunale di Sant’Anastasia e via Biora. La chiesetta risulta già distrutta nella prima metà del Settecento, tuttavia il culto della Santa è ancora vivo ed Essa è venerata nella chiesa campestre di Nostra Signora del Buoncammino, sul lago Simbirizzi, dove si trova una sua statua lignea del 1700. Oggi la località di Sant’Anastasia è occupata dall’omonima moderna lottizzazione che si estende in un territorio piuttosto vasto che da viale Europa sale verso via Tharros e via Biora, per poi collegarsi con via Sandalion. Come in altri quartieri della parrocchia di San Luca, anche in questa località alle strade è stato dato il nome di antiche città della Sardegna romana: Tharros è unsito che si trova presso Oristano; Biora era l’an-tico paese di Serri. Anche due vie che collegano il quartiere di Sant’Anastasia con quello del Margine Rosso portano il nome di due città romane: Augustis era l’odierna Austis e Feronia era forse l’odierno paese di Posada.