Una bella storia della nostra parrocchia

Febbraio 2022

Intorno all’anno 1975 l’attuale Fortino, che tutti conosciamo come “Su Forti”, venne messo a disposizione del parroco di Sant’Antonio, don Giovanni Pisanu, per poterlo utilizzare come luogo di culto per i pochi abitanti del quartiere di allora. Successivamente con la nascita effettiva della comunità parrocchiale di San Luca, affidata alla guida di don Gianni, e con l’incremento degli abitanti della zona, il Fortino divenne la chiesetta che tante generazioni hanno potuto conoscere e vivere. La proprietà di questo bene è sempre stata ed è sempre rimasta alla Regione e al Demanio che ne affidarono l’utilizzo per il solo culto alla comunità nascente. Intorno agli anni ’90 vennero affrontati degli importanti lavori di ristrutturazione del Fortino perché il suo utilizzo potesse essere sempre più consono alle necessità comunitarie. Successivamente nella zona adiacente iniziarono i lavori della nuova chiesa parrocchiale. Da quando quest’ultima venne inaugurata e utilizzata nel suo totale potenziale, il Fortino piano piano iniziò a non essere più il centro della comunità: utilizzato come luogo per la catechesi, poi come sede del giornalino, ancora sede del centro di ascolto Caritas e infine il suo ultimo utilizzo fu per qualche sporadica celebrazione. L’ultima volta che vi abbiamo celebrato fu per la festa di San Luca, il 19 ottobre 2019: fu un bellissimo momento di tanta fede e commozione. Successivamente il Fortino è rimasto chiuso! Dopo qualche mese da quella celebrazione ci fu la pandemia: chiusura per qualche mese di tutto e poi la riapertura delle chiese con distanziamenti. Lo spazio del Fortino era ormai inutilizzabile e anche le forze per poterlo tenere costantemente pulito non c’erano più. Mi sono interrogato spesso su come poter utilizzare questo bene; ho chiesto continuamente suggerimenti ai parrocchiani e a chi lo avesse cuore; abbiamo provato a cercare un modo per poterlo utilizzare ancora. Ma a me le idee sono mancate e penso anche a tutti gli altri non avendo mai ricevuto proposte D’altronde, qualsiasi utilizzo richiederebbe, in questo momento, così come già da qualche anno, una ristrutturazione che partirebbe dal costo di circa 90.000€ (ricordandoci anche che non essendo di nostra proprietà ci potrebbe essere richiesto indietro da un momento all’altro). Se ci pensiamo, questo stesso tanto, e anche di più, lo abbiamo speso in questi ultimi tre anni per mettere mano urgentemente a tante problematiche strutturali della stessa chiesa che ora utilizziamo e nei prossimi due anni saremo chiamati ad affrontare ulteriori spese per risistemare anche le sue grandi facciate che ormai sono cadenti! Nel settembre 2021 vari atti vandalici hanno finito di rovinare gli infissi del Fortino già logori e ormai anche gli intonaci sono completamente andati. Mi sono confrontato con il Consiglio pastorale parrocchiale e poi insieme al Consiglio degli affari economici abbiamo deciso che la scelta di far cessare la concessione con la regione sarebbe stata la più saggia! Ripeto, in questi tre anni ne ho parlato con tanti e la situazione del Fortino era sotto gli occhi di tutti: ma non siamo mai riusciti a trovare una soluzione economica e utile alla vita concreta della parrocchia in relazione a questo stabile. Nel dicembre 2021 abbiamo riconsegnato le chiavi ai responsabili della Regione facendo presente che ormai da tempo la parrocchia non riusciva più a sostenere la responsabilità di questo bene. Ora ogni decisione di utilizzo è ritornata nelle loro mani. Sono consapevole che si tratta di un atto doloroso soprattutto per chi in quella struttura ha vissuto i primissimi anni della nostra comunità. Ma vederlo crollare in quel modo e non poter far nulla, perché impossibilitati da un punto di vista economico e di finalità pastorali, ha fatto sì che prendessi questa decisione. Siamo anche tutti consapevoli che ormai la vita dell’attuale comunità parrocchiale ruota attorno alla chiesa che gli stessi parrocchiani di allora vollero e realizzarono con tanto sacrificio. Nulla cancellerà il ricordo del Fortino e i ricordi pieni di fede e di comunità che lì si sono generati: ricordi che vanno oltre le pietre! Ricordi che ci fanno sentire ancora una volta di essere noi stessi le pietre vive di questa comunità!

Don Davide