Le piante della Bibbia: il progetto

Novembre 2016

Le piante della Bibbia presenti oggi presso il giardino della parrocchia di San Luca sono solo un terzo delle 120 piante citate nelle Scritture e che si intendono introdurre per arricchire la collezione oggi ampiamente rappresentata. L’idea di allestire questo bel giardino con queste speciali piante nacque dal fatto che alcune di esse sono già presenti come l’Ulivo, il  Carrubo, la Palma da Datteri, l’albero di Giuda e ne fanno parte integrante. Arricchire questo posto con le piante della Bibbia dava occasione per la conoscenza di esse in un luogo appropriato in quanto molto frequentato, soprattutto  dai bambini e ragazzi di età scolare. La valenza interdisciplinare delle piante trova in questo specifico caso un valore aggiunto ad ampio respiro dando occasione a stimoli per la scoperta di nuove conoscenze in botanica e come stimolo ad una lettura diversa ed interessante della Bibbia. Fu proposto a don Albino questa idea che venne accolta con entusiasmo e fu costituito un gruppo di lavoro formato da collaboratori parrocchiali, catechisti e soci dell’Università della Terza Età di Quartu Sant’Elena. Mediante incontri mirati alla conoscenza delle piante, si giunse ad elaborare un progetto iniziale che arricchiva parte dei vialetti  con la presenza di queste piante. La scelta dei vasi è stata dettata dalla consistenza in quanto non fragili, dalla forma e dal colore che spicca con il verde del prato e dal volume adeguato ai nostri scopi. I vasi sono stati realizzati appositamente per questo progetto dalla ditta Madeddu di Assemini per una spesa di  2211€. Proprio i costi hanno determinato il frazionamento del progetto, infatti oltre ai vasi, è stato necessario acquistare la terra (costo 150 €). Per quanto riguarda le piante, oltre alle presenti nel giardino, altre sono state reperite, circa 20, da donazioni varie, altre invece acquistate dalla ditta Sgaravatti di Capoterra e dalla ditta Francesco Murgia di Villacidro per una spesa di 150 € . Le etichette in forex dove insieme al nome scientifico vi è il passo della Bibbia in cui la pianta viene citata sono costati circa 200 €. Poi c’è stato il lavoro pratico eseguito volontariamente da Beppe, Albino e Patrizia. Albino poi ha provveduto alla sistemazione definitiva delle etichette con l’asta necessaria alla loro esposizione. La cosa che mi ha colpito di tutto questo è l’entusiasmo che si è creato nel progetto trasmesso da Tullia, che non si è mai arresa davanti alle difficoltà incontrate; poi le catechiste, che hanno coinvolto i bambini nell’adozione di alcune piante significative. Tutto questo lavoro ed impegno è stato ampiamente ripagato dalla festa del giorno 11, quando sono state presentate le piante. L’itinerario inizia con la lettura del pannello del discorso della Sapienza (Siracide 24, 13 -17),  in cui vengono citate ben 14 piante secondo il loro ambiente e le loro rinomate proprietà per esprimere le virtù più eccelse della Sapienza. La prima pianta esposta è il Papiro in quanto importante perché grazie alla carta di papiro, furono scritte le prime Bibbie.  Seguono le sette  piante della Terra Promessa  legate alla fertilità della terra d’Israele: Palma da Dattero, Melograno, Fico, Grano e Orzo, Olivo e Vite. Poi è il turno delle piante della festa della  Capanne (Sukkot), che cade alla fine della stagione agricola e ricorda che non è grazie alla perizia umana che si è ottenuta  l’abbondanza dei prodotti della terra, come appare ai nostri occhi, ma che tutto proviene da Dio, che ci dona la vita, e dalla sua infinita bontà:  Palma da datteri, Mirto, Cedro e Salice. Seguono le altre piante presenti nel testo sacro, come il Mandorlo, il Melo, il Cappero, il Banano, la pianta della Canfora, il Giglio, la Mandragora, il Cipresso, il Tamericio, l’Oleandro, il Fior d’Oro, l’Atriplice, l’Aloe. Per finire la Cannuccia per scrivere. Delle piante citate nella Bibbia, la Cannuccia per scrivere è una delle più importanti, in quanto da essa furono realizzati i primi strumenti mediante i quali fu reso possibile l’esistenza delle Scritture. L’itinerario si conclude con il pannello in cui è riportato l‘Apologo di Joatam (Giudici 9, 13 -17), dove si evince l’uso politico delle piante citate. Cinque piante, come in una favola, sono protagoniste di una scena nella quale viene discussa la proposta di eleggere un re, proposta rivolta ai vari alberi, ma rifiutata. Solo il Rovo accetterà l’invito, condizionandolo al comportamento degli elettori.

 

Pino Fois