La parola del parroco

Giugno 2015

Carissimi parrocchiani,

credo che una delle cose più commoventi tra tutte le attività pastorali parrocchiali siano le Prime Comunioni. Risultano essere sempre l’ultima cosa grossa che si fa a conclusione dell’anno pastorale, quasi a volerlo coronare con un momento specialissimo vissuto dai bambini del catechismo. Ho trattenuto le lacrime anche stavolta, ma non so se riuscirò a trattenerle in futuro... Chi sa veramente cosa significhi ricevere Gesù nell’Eucaristia non può che darmi ragione. D’altronde il fine ultimo della vita cristiana è la comunione con Dio, e quindi tutta l’azione pastorale tende e serve al raggiungimento di tale scopo; per cui vedere i bambini che con animo innocente si accostano quasi impauriti ad una cosa che giustamente avvertono grande e importante, significa desiderare che ogni cristiano, ogni parrocchiano possa sempre ricevere Gesù così, con innocenza e riverenza profonde, con rispetto e devozione ineguagliabili. Per avvicinarci sempre più alla comunione con Dio, ci viene incontro anche la devozione al Sacro Cuore di Gesù, che il mese di giugno ci propone: esso serve a crescere nella conoscenza dell’amore di Dio, a vedere fin dove si è spinto il Signore per noi, cosicché, attirati dal suo amore, siamo spinti noi ad amare Lui, a desiderare di vivere una relazione profonda con Colui che ha dato la vita per nostro amore. Il periodo delle ferie sia occasione propizia per dedicare più tempo a coltivare questa relazione: gioverebbe anche a tutte le altre nostre relazioni.

 Buone vacanze

 

Don Albino