La parola del parroco

Febbraio 2012
 

Carissimi Parrocchiani,

il mese di febbraio, nella vita delle Comunità cristiane, è ogni anno caratterizzato dalle celebrazioni della Giornata per la vita (domenica 5) e dalla Giornata del malato (sabato 11): due belle occasioni per riflettere su valori o beni che nel Magistero della Chiesa vengono spesso, ultimamente, definiti come “non negoziabili”, e che insieme alla grande “emergenza educativa” ci deve particolarmente interessare nel decennio 2010-2020.
I Vescovi italiani, nel messaggio alle Comunità cristiane in occasione della 34a Giornata per la vita, dal tema “Giovani aperti alla vita”, hanno scritto: «Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazio-ne di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per  farli  apparire  come  il  male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso». Sarà utile dunque chiederci: che cosa si deve intendere e quali sono questi valori non negoziabili? Non è negoziabile qualcosa che non si può né comprare né vendere: non è contrattabile perché è di valore inestimabile. Perciò l’interesse principale degli interventi della Chiesa nell’arena pubblica è la sensibilizzazione sul compito urgente dell’educazione all’inestimabile bene che è la dignità della persona umana, che va tutelata e promossa: sono, questi, valori-cardine di una vita sociale sana. Ecco perché oggi emergono particolarmente i seguenti campi d’azione nei quali non si possono accettare compromessi di “semplificazione”, pena la instaurazione della legge del più forte su chi è debole e indifeso:
- tutela della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino alla morte naturale;
- riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale;
- tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli.

  Buon mese di febbraio a tutti!

 

Don Paolo