La parola del parroco

Luglio 2021

Carissimo villaggio di questo Cre,

siamo ormai giunti al termine di questo nostro viaggio insieme. Chi lo avrebbe mai detto che dopo questi ultimi anni così particolari e difficili, alla fine ci saremo ritrovati tutti in piazza! Una piazza che si è riempita di colori, rumori, sorrisi, fatica, sfida, valori. Una piazza divenuta il centro del nostro villaggio e delle nostre case. Una piazza che ci ha messo insieme e ci ha ricordato il significato più bello del gioco. Dio ce lo ha detto: “Giocheranno sulle mie piazze”. Sotto lo sguardo costante di Gesù abbiamo condiviso queste tre settimane in cui ciascuno di noi ha cercato di dare il meglio di sé. Siamo usciti finalmente dalle nostre case e ci siamo radunati come una grande famiglia, guidati dalle sagge parole del pozzo e illuminati tutti i giorni dalla Parola del nostro più grande amico: Gesù. Quando qualche mese fa abbiamo iniziato a pensare a questo Cre ci sembrava tutto impossibile, qualcuno era addirittura terrorizzato. Ma chi vive nella paura e nell’incertezza rischia di non apprezzare più nemmeno il valore di un sorriso o di una mano tesa. E allora, grazie al mettersi in gioco di tanti, ci siamo buttati e abbiamo aperto i portoni di questo villaggio per accogliere tutti con l’unico desiderio di essere famiglia e comunità. Un villaggio sarebbe deserto se non ci fossero i quartieri fatti di piccole stradine e casette nascoste. Proprio come le nostre squadre dove ciascuno di voi, nel suo piccolo, ha reso bellissimo ogni angolo del proprio quartiere. Allora un grazie pieno di gioia va a tutti i bambini che hanno abitato questi quartieri. Siete stati il colore e la gioia più bella di queste giornate. Chi correva, chi sorrideva, chi ballava, chi disegnava, chi si incantava ad ascoltare Gesù. Ci avete insegnato, cari bambini, che “se guardi l’arcobaleno e mi stringi ancora più forte, corri insieme a me anche tu” e insieme facciamo festa perché Lui è qui accanto a me. Curiosi, competitivi, pronti a fare di tutto per stare insieme! Ricordatevi che ogni vostro cuoricino è una piccola casetta pronta ad accogliere Gesù e pronta a rendere più belli i quartieri che abiterete nella vostra vita. Ciascuno di voi è un piccolo e grande sorriso che dà speranza a chiunque incontrerete. Grazie a tutti voi: mercanti, torrettieri, palafittai, lanternai, fontanieri, scalpellini, calzolai, arrotini!! La bellezza di un villaggio è data anche da tutto il verde che lo circonda, dai prati che ravvivano i giardini e dai piccoli parchi; sono i nostri fantastici aiuto animatori! Voi siete la testimonianza che dopo la Cresima arriva il bello; arriva il tempo di iniziare ad essere grandi e prendersi le proprie responsabilità anche verso i più piccoli. Il vostro sì a questo servizio così importante ha fatto palpitare i nostri cuori e ci ha fatto dire un grazie continuo per la vostra presenza. I vostri amori, l’instancabilità, la capacità di mettere a disposizione quei talenti che state scoprendo e che avete messo a disposizione di questo villaggio: sono tutti doni che dovete e dobbiamo sempre saper custodire. La vita non è un “tutto e subito”, ma è proprio come un villaggio: giri un angolo e trovi un qualcosa di cui prima non ti eri mai accorto. La vostra vita deve essere sempre una scoperta: non fermatevi alle prime difficoltà! “Si vince e si perde ogni giorno, metafora che lascia il segno”. Scoperta, scelte, meraviglia: di questo il nostro villaggio ha bisogno. Grazie a tutti i verdi aiuto animatori! Rosso della passione; rosso che ricorda la testimonianza di chi ci crede fino alla fine; rosso di chi si mette a servizio in maniera instancabile. Nel nostro villaggio non potevano mancare quelle figure capaci di supportarci in tutto in maniera discreta, attenta e premurosa. Sono le nostre e i nostri body guard! “Donda, ma oltre a mettere cerotti cosa faremo?” mi dissero. Non si sono fermate nulla, in ogni momento: dalla mattina, ai pomeriggi fino alle serate, tra scenografie, stanze e laboratori. Un lavoro spesso faticoso, ma che ci avete regalato con tantissimi sorrisi! Per noi, poter vivere tutte le varie giornate sicuri di essere custoditi da voi, è stata una grande certezza. Grazie perché ci date testimonianza di una comunità materna e paterna e ci insegnate che quella passione e quell’amore di Gesù scorre nei vostri cuori soprattutto per i più piccoli e i giovani! Grazie di cuore a tutte e a tutti i nostri super rossi! Nel villaggio ci sono poi tutti coloro che, anche se non hanno un colore ben preciso, hanno reso possibile e hanno sostenuto in tantissimi modi questa esperienza: siete voi genitori che ci avete dato fiducia e ci avete affidato i vostri cuccioli. Ma grazie anche perché avete abitato questo villaggio in tanti momenti: soprattutto in tante serate vissute insieme. Abitare significa sentirsi a casa, sentirsi amati! Vedervi con noi è stato come respirare ogni giorno questa aria di casa abbracciati dal grande amore di Gesù. E, ancora, un infinito grazie a tutti i parrocchiani, ai benefattori, a chi ci ha accompagnato con la preghiera quotidiana, a chi ha arrostito, a chi ha smontato e montato, a chi ha trasportato e messo insieme, a chi si è preso cura delle merende degli animatori, ai gruppi parrocchiali che in diversi modi hanno lavorato per noi. Ogni singolo gesto e preghiera offerta per questo cre diventi per voi benedizione e gratitudine per tutto. Un villaggio sarebbe buio se sopra di esso non ci fosse il cielo. Quel cielo azzurro che apre i cuori ad una speranza di giovinezza, che commuove ogni istante che si lascia contemplare perché diventa sempre dono della provvidenza di Dio. L’anima pulsante e il motore di questa indimenticabile esperienza siete voi miei cari amici animatori. E vi chiamo amici perché è il modo più bello con cui Gesù ci ha raccontato quanto ci vuole bene. Vi siete donati instancabilmente, vi siete accolti tra voi come se vi conosceste da tempo, avete lavorato tantissimo, lo avete fatto per la comunità e non per voi stessi. Mi e ci avete testimoniato che senza di voi i colori della vita sarebbero tristi e senza speranza. A chi dice che i giovani sono senza speranza io dico che siete voi giovani la mia e la nostra speranza: ma non quella futura! Quella presente. Grazie perché vi siete messi in gioco per i più piccoli, avete collaborato con i più grandi e vi siete fidati di noi sacerdoti. Nulla è scontato di ciò che avete fatto (a parte arrabbiarvi quando stavate perdendo) perché tutto di voi è prezioso; e ciò che è prezioso è unico. Cari amici azzurri: il Signore vi chiama amici, io vi chiamo amici, questa comunità vi chiama amici. Nell’amicizia si scopre l’amore e cosa significa essere umani bisognosi d’amore. Portate nel cuore questa esperienza; ripensate a questo villaggio pieno di fede; ricordatevi che questa è la Chiesa e qui c’è Cristo. La vostra vita sia bella come l’azzurro del cielo, ricca di sorrisi quante le stelle che brillano, colorata di sogni come i pianeti dell’universo, spesa per gli altri nella diversità delle tante galassie, illuminata dalla luce di quel sole che è Cristo e semplice come un villaggio dove ciò che rende tutto bello è l’amore. “La vita trasforma in un sogno: insieme ci riusciamo meglio”. Grazie davvero amici miei azzurri. Permettetemi un ultimo ringraziamento ad un amico e fratello: don Andrea. Grazie per la tua disponibilità che non è scontata perché nonostante i tuoi tanti incarichi ti metti sempre in gioco con noi soprattutto quando si tratta di bambini e giovani. Non dimenticheremo i tuoi tanti personaggi, i punti che ci hai tolto, le risate che ci hai regalato e la tua bella testimonianza di un giovane sacerdote che balla, corre, gioca e annuncia Cristo tra le strade di ogni villaggio. Grazie perché mi hai sopportato e aiutato e grazie a nome di tutta la comunità per ciò che fai per noi. Nessuno si senta escluso da questo villaggio, che non è il classico villaggio turistico, ma è quel luogo in cui si capisce cosa vuol dire essere comunità, essere la squadra di Gesù, essere uniti nella gioia di chi non si tiene per se la fede, ma la condivide con tutti, nelle vittorie e nelle sconfitte. A tutti arrivi il nostro grazie e il nostro più caloroso abbraccio. Riconoscenti per ciò che la provvidenza di Dio ci ha regalato in queste settimane facciamo tesoro di tutto e continuiamo questa grande opera di annuncio e testimonianza di fede. Mettiamoci in cerchio, mettiamoci in gioco con Lui: bim bum bam, HURRÀ!

Donda