Il Papa dei giovani

Novembre 2013
 

Il 22 Settembre tutta la Sardegna era in festa per l’arrivo di Papa Francesco!! E molto di più i giovani che di pomeriggio hanno potuto godere della sua presenza per poche ma  intense ore. Alle tre Largo Carlo Felice, via Roma e piazza Matteotti si stavano già iniziando a riempire di gente (e non solo di giovani a dir la verità) e sul palco, montato all’incrocio delle tre vie, i ragazzi del coro della Diocesi di Cagliari, che avevano preparato tutta l’animazione, iniziavano a provare l’audio di microfoni e strumenti. Credo che il momento dei canti e dei balli realizzato dai giovani nell’attesa del Papa sia stato uno dei più belli ed emozionanti; non c’erano solo ragazzi sardi, ma anche rappresentanti delle varie etnie presenti in Sardegna, che hanno dato il loro contributo, ognuno nella propria lingua, nell’organizzazione di questo  omaggio della nostra isola per il Santo Padre.
Verso le 17 circa da Piazza Yenne si è sentito un boato che ha fatto capire a tutti che Papa Francesco era finalmente arrivato; dal maxi schermo posto sul palco io potevo vedere ciò che veniva ripreso dalle numerose telecamere che seguivano Papa Checco lungo il suo percorso. I giovani erano in delirio, come i fan di un cantante famoso, e il Papa distribuiva sorrisi a tutti, anche se era visibilmente stanco. Una volta sul palco alcuni ragazzi hanno posto delle domande relative alla loro fede e  al motivo per cui dopo la cresima (che il Papa ha rinominato il sacramento dell’addio!!!) i giovanissimi si allontanano immancabilmente dalla Chiesa. Come già aveva fatto la mattina su quello stesso palco, il Santo Padre ci ha riscaldato con le sue risposte e con la sua forza d’animo, ma senza mancare di rimproverare il fatto che oggi ci lamentiamo troppo e ci buttiamo giù troppo facilmente; dobbiamo REAGIRE, credere in Cristo e avere fiducia in Lui e nel Suo aiuto, perché Gesù non ce lo farà mai mancare. <<Non fatevi rubare la speranza>>ha ripetuto più volte il Papa, e la speranza è proprio ciò che manca di più nel mondo di oggi; la crisi, la mancanza di lavoro cercano di sopraffarci, ma noi dobbiamo resistere e andare avanti. Dopo alcuni canti e due balli sardi in rappresentanza della nostra terra, i giocatori del Cagliari con i loro figli sono andati a rendere omaggio a Papa Francesco che, dopo essere sceso dal palco per andare a salutare le persone più vicine (sempre tallonato dai disperatissimi bodyguard), è salito sulla sua papamobile e si è diretto all’aeroporto di Elmas.
È stata un’esperienza veramente stupenda e toccante che ricorderò per sempre; anche se non sono stata vicinissimo al nostro Papa come hanno fatto tanti altri giovani, mi sentivo vicino a lui più che mai. Vorrei ringraziare Papa Francesco per aver scelto di fare l’enorme dono della sua presenza alla nostra piccola isola. Grazie Papa Checco!! A presto!!

 

Roberta