Come dimenticarmi di te caro Fortino...

Gennaio 2015
 

Tutti gli anniversari, sia belli sia tristi, sono momenti emotivamente forti e così è stato per molti della nostra Comunità che il 21 dicembre scorso hanno festeggiato il 40° anniversario dell’apertu-ra al culto de “SU FORTI”, più comunemente chiamato “Il Fortino”. Per l’occasione Mariangela Vadilonga e Betti Ferrara lo hanno reso ancora più accogliente e bello. Si è deciso, inoltre, di rispolverare i ricordi e incontrarci, prima della Santa Messa, al Fortino dove è stata allestita una piccola ma esaustiva mostra di foto e documenti autentici delle origini e delle radici della nostra storia. Anche l’apparecchiatura della Mensa Eucaristica è stata realizzata con gli oggetti usati quaranta anni fa. E’ stato un piccolo tuffo nel passato: alcuni si guardavano attorno con estasi nostalgica quasi volessero far rivivere le persone care e le emozioni che avevano popolato quella piccola chiesetta; altri sentivano la necessità di confrontare  tra  loro,  con animosità gioiosa, i propri ricordi. Con il sopraggiungere di don Albino, ci siamo disposti a seguire la breve ma toccante celebrazione. Molto belle le parole e le similitudini usate da don Albino per descrivere la nostra Comunità attuale e la nostra prima Comunità; è stato come un rafforzare le nostre radici storiche e un incoraggiamento a non permettere alle intemperie e oblio del tempo di danneggiarle. La recita del rosario, proseguita in processione e terminata nella chiesa parrocchiale, sembrava voler significare un proseguimento dell’opera dello Spirito Santo tra  il passato e l’ oggi. Potrebbe essere utile per i nuovi parrocchiani che pensano che la parrocchia di San Luca sia sempre stata quella attuale, fare un piccolo excursus storico. Anni  60: la zona dove oggi sorgono tutte le nostre lottizzazioni era ancora poco abitata. Con il passare degli anni il paesaggio progressivamente cambiava: le abitazioni erano sempre più numerose, la popolazione cresceva e così pure le esigenze. Tra queste, quella di avere una chiesa dove la Comunità nascente avrebbe potuto incontrarsi con più facilità. Per le celebrazioni si andava, infatti, nella parrocchia di Sant’Antonio. Un gruppo dei “pionieri” della zona, guidati da padre Leonardo Pisanu,  parroco di Sant’Antonio, pensò di adibire a luogo di culto il Fortino, allora completamente fatiscente e usato come ovile. Dopo il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche per ottenere la concessione e le autorizzazioni della Sopraintendenza, si procedette al restauro che fu realizzato senza alcun contributo pubblico, ma solo grazie alla volontà e collaborazione del primo nucleo di fedeli. Probabilmente fu proprio il desiderio del raggiungimento di quest’obiettivo comune, che avviò lo spirito di familiarità che ancora ci contraddistingue nonostante la crescita numerica dei parrocchiani. Finalmente il 21 DICEMBRE 1974 SU FORTI DIVENTAVA LA CHIESA DI SAN LUCA e così rimase per 11 anni sino a quando, il 7 DICEMBRE 1985, la chiesa DIVENTAVA PARROCCHIA DI SAN LUCA con il suo primo parroco DON GIANNI SANNA.

Luciana

 

Informazioni più dettagliate si trovano in “TANTI QUARTIERI, UNA COMUNITA’ PARROCCHIALE“  di Luciana Filippini Ullu